DE GIOVANNI LUIGI a FIRENZE

DE GIOVANNI LUIGI a FIRENZE
La galleria Mentana di Firenze, in prossimità delle feste natalizie, come ogni anno, il giorno 16 dicembre 2023 dalle ore 17,00 alle ore 20.00 terrà l’opening di “Orizzonti Contigui” Rassegna di Artisti Internazionali che animerà lo spazio sito nel cuore di Firenze, in via della Mosca, 5. Orizzonti Contigui Attraverso le opere in mostra è possibile immergersi nelle descrizioni di pensieri, idee e sensazioni che danno luogo al mondo degli artisti presenti che, nella realizzazione delle opere, hanno trovano l’occasione per avventurarsi nelle sfaccettature della natura fatta di paesaggi e di atmosfere, per ritrovarsi nel mondo della fantasia o nelle problematiche dei percorsi dell’uomo, fino ad attraversare riflessioni o sogni che muovono dall’Io o dalla religiosità. Colori, pennellata e percorsi capaci di trasmettere il mondo della bellezza e delle contraddizioni dell’uomo che è sempre alla ricerca di quei valori che danno senso alle opere di questa bellissima rassegna artistica. L’evento sarà anche occasione per scambiarci gli Auguri di Natale. Artisti presenti in Mostra: Eva Breitfuss - Audrey Traini - Lis Engel – Giancarlo Cerri – Aldehy – Bianca Vivarelli – Krasimir S. Marinov – Eileen Herres – Valerio Tanini – Tina Hliblom-thibblin - Camilla Vavik Pedersen – Patrizia Pepe – Luigi De Giovanni – Salvatore Magazzini – Anna Lapshinova Galleria d’Arte Mentana Arte Moderna e Contemporanea Via della Mosca, 5r
50122 Firenze (Italia)
Telefono/Fax: +39 055 211985
Cellulare: +39 335 1207156
Email: galleriamentana@galleriamentana.it

giovedì 10 giugno 2010

Bernadette Kirstein, in arte Bernaki,


SALETTA D’ARTE MENTANA
FIRENZE
Piazza Mentana, 2/3r
Telefono e Fax 055.211985
cell. +39 335.1207156
www.galleriamentana.it
galleriamentana@galleriamentana.it



IL CALORE DEL COLORE
Inaugurazione: 10 Giugno 2010 ore 18.00
Chiusura mostra: 2 Luglio 2010
Orario estivo: 11 - 13, 17 - 20
Chiuso Lunedì mattina e Domenica. 
Luglio: Chiuso Sabato e Domenica

Bernadette Kirstein, in arte Bernaki,

Sono passati ormai sei anni dal mio incontro con Bernadette Kirstein, in arte Bernaki, e oggi come allora, di fronte alle sue ultime opere, vengo pervasa e convinta della stessa libertà immaginifica e dalla sua ordinata creatività che non ha perso energia e fascino. Tuttavia qualcosa si è evoluto nella sua poetica dell’incanto e mantenendo quell’innocenza naif che contraddistingue l’originalità del suo idioma pittorico, il suo stile si è fatto ancor più raffinato. I colori, sempre vivaci e brillanti, difatti, hanno perso le tonalità più acidule e contrastanti per divenire più morbidi e delicati. Anche i campi cromatici, tipici nella loro stesura à plat, hanno cambiato formato e nella riduzione delle proprie dimensioni hanno creato un tessuto più vibrante e ricco che riscopre interessanti qualità di leggerezza e di ariosità di immagine nella scomposizione delle superfici attraverso una irreale costruzione cromatica composta da puntini o da delicate ripetizioni di forme che caratterizzano e definiscono l’estrema bidimensionalità dei suoi lavori. Un’assenza totale di volumi che però non risulta mai soffocante o limitante, soprattutto nelle evoluzioni dei suoi preziosi linearissimi decorativi, ma che palesa invece l’assolutezza del fervore fantastico e sognatore di Bernaki, grande creatice di immagini e artista di una bellezza segreta.

Barbara Angiolini


Six years have passed since my first meeting with Bernadette Kirstein, in “Arte Bernaki”, and right here today, in front of her latest works. I am persuaded and convinced by the same magnificent freedom and creative approach that have lost the energy or fascination whatsoever. Yet something has even evoleved from the enchanting poetry, maintaining that naïve innocence that sets aside the originality of her idiomatic works, her style has become even more refined. The colours, despite still being as vibrant as ever, have lost some of their more acidulous and contrasting tones, in favour of softer and more delicate ones. Even the chromatic spaces, typical in their drawing up “a plat”. Have taken on a more vibrant and rich surface which uncovers interesin airy and light qualities of forms in the composition, through a surreal chromatic construction, composed of dots and subtle repetitions of shapes which characterize and define the extreme two-dimensionality of her work. There is a complete absence of any volume whatsoever; but one that is neither suffocating nor limiting, especially notable in the evolution of her beautiful decorative linearism; but which clearly outlines and highlights the fantastic warmth and dream oh Bernaki, a great creator of form and an artist of hidden beauty.

Barbara Angiolini

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