DE GIOVANNI LUIGI a FIRENZE

DE GIOVANNI LUIGI a FIRENZE
La galleria Mentana di Firenze, in prossimità delle feste natalizie, come ogni anno, il giorno 16 dicembre 2023 dalle ore 17,00 alle ore 20.00 terrà l’opening di “Orizzonti Contigui” Rassegna di Artisti Internazionali che animerà lo spazio sito nel cuore di Firenze, in via della Mosca, 5. Orizzonti Contigui Attraverso le opere in mostra è possibile immergersi nelle descrizioni di pensieri, idee e sensazioni che danno luogo al mondo degli artisti presenti che, nella realizzazione delle opere, hanno trovano l’occasione per avventurarsi nelle sfaccettature della natura fatta di paesaggi e di atmosfere, per ritrovarsi nel mondo della fantasia o nelle problematiche dei percorsi dell’uomo, fino ad attraversare riflessioni o sogni che muovono dall’Io o dalla religiosità. Colori, pennellata e percorsi capaci di trasmettere il mondo della bellezza e delle contraddizioni dell’uomo che è sempre alla ricerca di quei valori che danno senso alle opere di questa bellissima rassegna artistica. L’evento sarà anche occasione per scambiarci gli Auguri di Natale. Artisti presenti in Mostra: Eva Breitfuss - Audrey Traini - Lis Engel – Giancarlo Cerri – Aldehy – Bianca Vivarelli – Krasimir S. Marinov – Eileen Herres – Valerio Tanini – Tina Hliblom-thibblin - Camilla Vavik Pedersen – Patrizia Pepe – Luigi De Giovanni – Salvatore Magazzini – Anna Lapshinova Galleria d’Arte Mentana Arte Moderna e Contemporanea Via della Mosca, 5r
50122 Firenze (Italia)
Telefono/Fax: +39 055 211985
Cellulare: +39 335 1207156
Email: galleriamentana@galleriamentana.it

mercoledì 26 giugno 2013

Studio Sutta le Capanne du Ripa Specchia Lecce. Opere di Luigi De Giovanni

Studio Sutta le Capanne du Ripa Specchia Lecce. Opere di Luigi De Giovanni


1) – “Ombre d’ulivo”: ulivi a Specchia (cm. 70 x 100 - Olio su tela)
L’opera, dove è evidente la gestualità istintiva delle pennellate che raccontano l’animo, descrive il paesaggio di Specchia presentandolo nelle ombre mattutine. In quel momento colori assumono sfumature scure come le problematiche di un territorio, dove sembra che le pietre creino il miracolo della fertilità. In questo dipinto, realizzata “En plein air, l’artista rappresenta un territorio conosciuto non solo consciamente ma anche nell’inconscio: nell’humus dove trovano origine i suggerimenti spirituali e cromatici del genius loci del paesaggio specchiese.
2) Nell’opera “Matine”, (cm. 55 x 120 olio su tela), realizzata a Specchia in località Matine, si avverte una serenità poetica, data sia dalle pennellate sia dall’inseguire la vibratilità della luce che dà forma e sostanza al colore e dall’attenzione a un paesaggio conosciuto che rappresenta l’Io dell’artista. De Giovanni coglie le sfumature armoniche che si amalgamano, nel racconto di un territorio amato, nei verdi che contrastano con i gialli della vegetazione secca, con i marroni dei fusti e con i rossi di una terra di pietra. 
3) - “Dalla casa di Peppino Schiavone” Torre di Barì, Barisardo (Ogliastra) Sardegna (cm. 80 x 100 Olio su tela)
L’amore per la Sardegna, terra che l'ha adottato, è stato raccontato dall’artista in moltissime opere. L’Ogliastra, che l'ha accolto negli anni ’70, viene da lui dipinta con poetiche descrizioni. L’opera “Dalla casa di Peppino Schiavone”, realizzato nella panoramica casa al mare di Peppino e Rosa dove Luigi ha trascorso lunghi periodi, descrive la bella vista che dal giardino e dalle terrazze conduce lo sguardo oltre le dune, di chiara e dorata sabbia, attraversando i colori dei pini marittimi le cui fronde, mosse dalla brezza marina, si armonizzano alle scanalature ritmiche della sabbia che si muove come se fosse la prosecuzione dei movimenti delle onde: è uno specchiarsi nel mare dei gialli dorati e dei verdi che, perdendosi, raccontano orizzonti dai colori turchini sfumanti in variegate tonalità.
4) io "Un modo d’intendere la pittura” tecnica mista su gonna jeans con foto - cm 112x74
In quest’opera c’è il racconto della giovinezza che si allontana lasciando molte delusioni nell’artista che, guardandosi indietro, ritrova i suoi sogni infranti e le realtà, che si volevano cambiare, immutate.
De Giovanni descrive un grido d’aiuto, che si è smorzato nello sforzo sino a rendersi sussurro, che ci riporta all’egoismo di una società, ormai abituata a tutte le barbarie: una società che non conosce giustizia, rispetto, amore e donazione. Ricorda il ’68 e lo racconta nelle delusioni di un uomo che avendolo vissuto pieno di speranze si ritrova oggi nella distruzione del tempo che è passato e ha lasciato inalterate le debolezze umane. L’opera è realizzata su una vecchia gonna jeans, che aveva accompagnato Federica nella sua giovinezza, racconta di diritti delle donne richiesti a gran voce, di riunioni fatte per definire le idee e di discussioni che negli anni ’70 fecero sognare in una società più giusta. In quest’opera emergono le delusioni e le richieste d’aiuto di donne ancora inascoltate. 
5) - “Finestra” (cm. 100 x 116 - Tecnica mista su jeans e cornice - Specchia Lecce.)
Dalla finestra è un’indagine introspettiva che porta all’analisi dell’Io rispetto all’altro: rispetto al mondo. Un affacciarsi per ritrovare se stesso perso nel tempo: perso nelle attese deluse che sfuggono, nei turbamenti interiori, rincorrendo l’irrazionale che fuoriesce dal jeans e ricopre la finestra-cornice. Le campiture di viola, di giallo, rosso e di bianco sono nette nel riquadro della cornice mentre si mischiano nella parte del jeans che sborda: come se si perdesse la razionalità del certo, del controllato per ritrovarsi nelle nebbie dei sogni.
                                                                                                                   Federica Murgia




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