Luigi De Giovanni - Tracce di ri€voluzione
lunedì 16 luglio 2012
domenica 15 luglio 2012
I PERCORSI DELLA MEMORIA
I PERCORSI DELLA MEMORIA
Per una rivoluzione dello sguardo
Nel segno de “Il Raggio Verde”, seguiamo da almeno dieci anni il percorso creativo di Luigi De Giovanni, un artista che partito da una fedeltà, pressoché genetica, alla figurazione e al paesaggio, ha saputo nel tempo, calandosi in una sorta di full-immersion interrelazionale, approdare a soluzioni innovative di ampia riflessione e di approfondito dialogo. Guardando ancora una volta alla memoria, come molti della sua generazione, in quanto momento determinante del pensiero e del fare.
E come fa il critico, a cui piace rammentare che in una certa occasione (l’oggetto d’attenzione era/è il lavoro di Luigi De Giovanni) aveva scritto di “una raffigurazione pittorica legata alla natura, anche quella minore” che si manifestava nella “vivacità degli apporti cromatici, sempre su di tono e in piena sintonia con quella pittura di paesaggio quanto mai legata –stante lo strettissimo rapporto con la realtà napoletana nel corso dei secoli passati- alla storia stessa della nostra terra”, e che in un’altra aveva richiamato l’attenzione sulla “complessità della sua ricerca, sviluppata tutta lungo la linea che dalla figuratività (quella sua attenzione al paesaggio che va oltre la
pura e semplice descrizione) si sposta fino ad una sorta di astrazione espressionista. Come ben visibile in quelle tecniche miste su jeans, che parlano di storie non concluse, di emergenze e di vita vissuta”.
Oggi, eccoci ad un nuovo incontro con Luigi De Giovanni, per una personale/riepilogo che ancora una volta volge lo sguardo nel vissuto, quello personale oltre che quello collettivo, muovendosi tra miti e utopie, segni ed immagini, suoni e parole. E che nell’emblematicità del quattordici luglio consente altre fughe ed altre fantasie.
“Tracce di Ri€voluzione”, questo è il titolo di una sorta di mostra open che vuole farci attraversare gli ultimi cinquant’anni della nostra contemporaneità, accorpando i luoghi (l’originario Salento alla Sardegna essenziale, alla storica Firenze ed oltre) e comprimendo il tempo, portati
quasi per mano da Stefania Branca nel suo allestimento, coinvolti dalla performance live di Daniele Gabriele, e affascinati dal gioco delle sorprese come il lancio di acquerelli da intendersi quali “i colori dell’arte per colorare il futuro”. Nel ricor-
do di qualcosa che è avvenuto, ma anche nella speranza che l’utopia possa ri-verificarsi, ben oltre la rabbia, le urla, le delusioni, i tradimenti e le sconfitte sofferte.
E ci piace ricordare che nelle primissime pagine di “Le livre rouge de la rèvolution picturale par Pierre Restany”, edito dalle Edizioni Apollinaire di Milano, nel maggio millenovecentosessantotto, si legge “Idéaires de tous les pays, Unissez-vous!”, in una sorta di sollecitazione globale verso i creativi del mondo (chiamata alle arti?) affinché
l’immaginazione potesse andare al potere. Come in realtà poi, a ben guardare, non è accaduto.
Di fronte al rinnovarsi di una tale necessità (si parla tanto oggi di urgenza di bellezza e di etica dell’arte) ci pare importante riflettere, mettendoci al fianco di Luigi De Giovanni tra immagini note e richiami profondi, segni e parole, cromie esasperate al limite della materia, superfici anomale come quelle testimoniali dei jeans, e
infine equilibri di toni e di colori, nel segno della serenità. Che non è di certo la pace, ma la presa di coscienza di sé e della propria dimensione: umana, sociale, nazionale, oltre che la capacità di sentirsi sempre più vivo, e pronto perfino ad una
nuova rivoluzione.
Quella dello sguardo!
Toti Carpentieri
Provincia di Lecce - Comune di Lecce - Comune di Specchia
Organizza: Il Raggio Verde - Galleria d’Arte Mentana
Tracce di ri€voluzione
LUIGI DE GIOVANNI
14–22 Luglio 2012
PERSONALE DI PITTURA A CURA DI TOTI CARPENTIERI
ALLESTIMENTO: ARCH. STEFANIA BRANCA
LECCE, SALONE DELLE FESTE, EX CONVENTO AI TEATINI,
VIA VITTORIO EMANUELE
VERNISSAGE: 14 LUGLIO, ORE 19-21,30
Saluto Autorità
Simona Manca
Vicepresidente della Provincia di Lecce
Paolo Perrone
Sindaco di Lecce
Luigi Coclite
Assessore al Turismo Comune di Lecce
Antonio Biasco
Sindaco di Specchia
Giampiero Pizza
Assessore alla Cultura Comune di Specchia
Presenta l’artista
Toti Carpentieri
ORARI: 10-13/17-20,30
LA SUA PRESENZA è PARTICOLARMENTE GRADITA
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venerdì 6 luglio 2012
giovedì 28 giugno 2012
Tracce di ri€voluzione
Tracce di ri€voluzione
Provincia di Lecce - Comune di Lecce - Comune di Specchia
Organizza: Il Raggio Verde - Galleria d’Arte Mentana
Tracce di ri€voluzione
LUIGI DE GIOVANNI
14–22 Luglio 2012
PERSONALE DI PITTURA A CURA DI TOTI CARPENTIERI
ALLESTIMENTO: ARCH. STEFANIA BRANCA
LECCE, SALONE DELLE FESTE, EX CONVENTO AI TEATINI,
VIA VITTORIO EMANUELE
VERNISSAGE: 14 LUGLIO, ORE 19-21,30
Saluto Autorità
Simona Manca
Vicepresidente della Provincia di Lecce
Paolo Perrone
Sindaco di Lecce
Luigi Coclite
Assessore al Turismo Comune di Lecce
Antonio Biasco
Sindaco di Specchia
Giampiero Pizza
Assessore alla Cultura Comune di Specchia
Presenta l’artista
Toti Carpentieri
ORARI: 10-13/17-20,30
LA SUA PRESENZA è PARTICOLARMENTE GRADITA
luigi de giovanni a lecce
Provincia di Lecce - Comune di
Lecce - Comune di Specchia
Organizza: Il Raggio Verde - Galleria d’Arte Mentana
Tracce
di ri€voluzione
LUIGI
DE GIOVANNI
14–22 Luglio 2012
PERSONALE DI PITTURA A CURA DI TOTI
CARPENTIERI
ALLESTIMENTO: ARCH. STEFANIA
BRANCA
LECCE, SALONE DELLE FESTE, EX CONVENTO
AI TEATINI,
VIA VITTORIO EMANUELE
VERNISSAGE: 14 LUGLIO, ORE 19-21,30
Saluto Autorità
Simona Manca
Vicepresidente della Provincia
di Lecce
Paolo Perrone
Sindaco di Lecce
Luigi Coclite
Assessore al Turismo Comune di
Lecce
Antonio Biasco
Sindaco di Specchia
Giampiero Pizza
Assessore alla Cultura Comune
di Specchia
Presenta l’artista
Toti Carpentieri
ORARI: 10-13/17-20,30
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Ubicazione:
Lecce LE, Italia
venerdì 8 giugno 2012
Alchimie d’ombre e di luci
GALLERIA D’ARTE MENTANA Firenze
Alchimie
d’ombre e di luci
Mostra Personale di Margaret
Karapetian
Inaugurazione: Sabato 16 Giugno 2012 ore 18.00
Galleria d’arte Mentana Piazza Mentana 2/3r - 50122 Firenze
tel. +39 055 211985 - mobile +39 335 1207156
Info: galleriamentana@galleriamentana.it
www.galleriamentana.it
Orario: 11.00/13.00 - 16.30/19.30 - Domenica e Lunedì
mattina chiuso
La mostra sarà visitabile fino al 5 Luglio 2012
Alchimie
d’ombre e di luci
Nelle opere di Margaret Karapetian d'Errico le emozioni
emergono dal groviglio di scalfitture e dai colori trasparenti che lasciano
intravvedere la sensibilità di un’artista raffinata, di grandi capacità
interpretative unite a quelle della realizzazione tecnica perfetta. I suoi
segni, che scolpiscono
le ombre per far scoprire le luci, creano mappe dell’animo in climi efficaci e
di grande malia. Sono segni incisi con forza, che si sono specchiati nei
materiali sino a riemergere, nei bianchi fogli, in alchimie di racconti
meravigliosi che trovano origine nell’inconscio. Sono le ombre luciferine della
notte che s’illuminano in un incendio nel bosco e fanno udire il grido della
natura, degli alberi che ancora innalzano i loro neri rami infuocati tinti da
bagliori di rosso, mentre le sfumature di speranza si sono perse nelle fiamme
di morte. I colori bruni che hanno aloni di malinconia vengono rischiarati,
flebilmente, da piccole chiazze di chiaro che non riescono a dar gioia. Le
linee dritte di percorsi verso il cielo sono il racconto di un’invocazione d’aiuto,
una richiesta di una moltitudine di vita che si stringe sempre più a se stessa
come se le mancasse l’aria, come se lo spazio e il tempo stessero svanendo
nelle superficialità dell’egoismo dell’uomo. Il paesaggio marino riverbera di
luci Selene che dall’acqua vanno nella campagna sino a creare un clima
d'incanto romantico. I viluppi di
una rete colma, trascinata stancamente da un pescatore, curvo in avanti,
diventato ombra, descrivono la paziente perizia con cui l’artista ha intessuto
i segni della sua narrazione. Rosseggiano le tinte del sole fra le fronde
velando i verdi di grigio e nell’incipiente della notte lunare ombre argentee
vestono il bosco di malinconia. È giorno. I climi dolci delle colline toscane
si raccontano nelle tonalità verdi che si armonizzano alle campiture delle
terre, sono descritti dai segni dell’artista che, nell’incisione delle sue
sensazioni, ha ritrovato i ritmi del vivere. L’Arno, che va di ponte in ponte,
nella bruma delle goccioline, assume il profilo della storia e dell’arte di
Firenze in un’alchimia d’impressioni che si sfocano nelle venature di
trasparenze nebulose. Nello specchio lagunare leggere increspature schiumose,
di movimenti lenti, spruzzano di luce i fondali creando un’atmosfera di
serenità malinconica scaturita da un dialogo fra l’animo di Margaret e le sue
tecniche d’incisione che denotano una profonda spiritualità.
Federica Murgia
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Ubicazione:
Piazza Mentana, 50122 Firenze, Italia
Il CALORE del COLORE
Galleria d’arte “Mentana” - piazza
Mentana, 2/3r – FIRENZE
Inaugurazione mostra: Sabato 16 Giugno 2012 ore 18.00
La Direttrice Artistica Giovanna Laura Adreani
presenta: Il
CALORE del COLORE
La mostra Il Calore del Colore che s’inaugura il 16 Giugno nella
sede della Galleria Mentana e in quella dello Spazio Culturale, è un
appuntamento espositivo che nasce per offrire agli artisti un’occasione
imperdibile per incontrarsi e confrontarsi nel segno di un dialogo costruttivo
e al pubblico un percorso visivo incentrato sulla forza espressiva del colore.
Il mio ringraziamento va a tutti gli artisti partecipanti per aver aderito ad
una rassegna che conferma, ancora una volta, quanto sia importante dare
continuità alla propria ricerca artistica e al rapporto di fiducia e
collaborazione con la galleria. Giovanna Laura Adreani
ARTISTI:
Francesca Coli
Patrizia Voltolini
Jeremy Jones
Monica Pignat
Lorenzo Belardi
Ugo Di Pasquantonio
Luigi De Giovanni
Rosario Bellante
Bianca Vivarelli
Annie Gheri
Clara Polvani
Vivien Smith
Maria Zaslavskaya
Scheda
mostra:
Nome della Galleria: Galleria d’Arte “Mentana”
Indirizzo: piazza Mentana, 2/3r
Titolo della mostra: Il CALORE del COLORE
Inaugurazione: Sabato
16 Giugno 2012 ore 18.00
fino al: 5 Luglio 2012
Info: Galleria d’arte Mentana, piazza Mentana, 2/3r - 50122
Firenze
tel. +39.055.211985
mobile +39.335.120715
Orario: 11.00/13.00 - 16.30/19.30 - Domenica e Lunedì
mattina chiuso
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Ubicazione:
Piazza Mentana, 50122 Firenze, Italia
sabato 19 maggio 2012
giovedì 17 maggio 2012
martedì 15 maggio 2012
proposte dI arte contemporanea
Galleria d’arte Mentana piazza Mentana 2/3 r - 50122 - Firenze
proposte dI arte contemporanea
Inaugurazione della Mostra: sabato 19 Maggio 2012 ore 18.00
la mostra sarà visitabile fino al 7 Giugno 2012
Direttrice Artistica: Giovanna Laura Adreani
Artisti
Angela Audibert Beltramo - Francia
Tiziana Tedeschi – Italia
Norma Durè - Argentina
Mary Sandrini – Italia
Vincenzo Mancini – Italia
Franco Curvo - Italia
Rima Almozayyen – Palestina
Nigel Bowen-Morris - Grecia
La mostra, ha lo scopo di inserire nella carriera espositiva degli artisti partecipanti, una importante tappa di indubbio prestigio come quello della città di Firenze, che non può mancare ad un artista che voglia acquisire rilievo e prestigio nel panorama dell’arte contemporanea.
Galleria d’arte Mentana piazza Mentana 2/3 r 50122 - Firenze
tel. +39 055 211985 - mobile +39 335 1207156
info: galleriamentana@galleriamentana.it
Orario: 11.00/13.00 - 16.30/19.30
Domenica e Lunedì mattina chiuso
Le sedie di Ida Coppini
GALLERIA D’ARTE MENTANA Firenze
Le sedie di
Ida Coppini
Mostra Personale di Ida
Coppini
Inaugurazione: Sabato 19 Maggio 2012 ore 18.00
Galleria d’arte Mentana Piazza Mentana 2/3r 50122 - Firenze
tel. +39 055 211985 - mobile +39 335 1207156
Info: galleriamentana@galleriamentana.it
www.galleriamentana.it
Orario: 11.00/13.00 - 16.30/19.30 - Domenica e Lunedì
mattina chiuso
La mostra sarà visitabile fino al 7 Giugno 2012
Le sedie di
Ida Coppini
La pittura di Ida Coppini prende vita in ambienti e paesaggi
soffusi che si perdono in orizzonti che rivelano l’animo dell’artista, è fatta
da segni lasciati da pennellate che, pur schiarendosi con tinte biancastre,
s’incupiscono in nebulosi climi che riportano all’imbrunire. Le preoccupazioni
e le gioie emergono nei colori e nei racconti di vita, ammantati dalla foschia
di ricordi fatti da toni bluastri che scoloriscono sino a rischiarare una via
di fuga dal reale che porte alla metafisica. Il pensiero dell’artista si fa
esplicito nei treni della vita che si allontanano per incontrare il binario
morto, che interrompe il percorso delle locomotive dei sentimenti. Queste sue
sensazioni prendono forma nella solitudine di un vecchio che, quasi in
levitazione, si avvia in una strada di fede nel tempo segnata da ombre che si
allungano sino a perdersi. I malinconici flussi di luminosità disuguali
esaltano i colori del mondo intimo di un pianista che, incurante di tutto ciò
che lo circonda e continuando a far volare le dita sui tasti di un pianoforte,
armonizza la sua solitudine agli spettatori e a un dondolio di abbandono che
accompagna le sue note alla città dei sogni che si fa sempre più lontana. Il
concerto è finito ma le poltroncine della platea, rimaste vuote, conservano i
pensieri segreti di chi vi si è accomodato cercando il proprio Io. Il tramonto,
che offre gli ultimi sprazzi di luminosità gioiosa, non le rischiara tutte,
infatti, alcune sono adombrate da storie notturne che portano alla ricerca di
una via di fuga dal reale. Sogni fausti sono in un’antica scala di speranze
serene e in un mazzo di fiori bianchi poggiati su una poltrona che non riesce a
coprire le ombre incombenti. L’artista ritrova, in una palla dimenticata e
nelle costruzioni di mondi fantastici fatti di tutti i colori, le storie di
bimbi che hanno lasciato tracce e odori del loro tempo in seggiole che regalano
poetica nostalgia nell’evocazione di ambienti e momenti di gioia. La clessidra,
che segna il tempo, emerge dal buio macchiato da toni rossicci, prende forma in
un rubinetto che lascia scorrere l’acqua che nessuno più usa. Nell’atmosfera di
penombra, accentuata da un canovaccio rosso cupo che ci parla di passioni non
sopite, una sedia attende che qualcuno ritorni. L’uggiosità delle stagioni
fredde è negli scuri e grevi colori, rischiarati da parti di cielo che conserva
ancora l’azzurro, nella vitalità di una sedia rovesciata e nei brandelli di
tende lacerate dai capricci del vento. Il tramonto, nella città, allunga
barlumi lattiginosi sulle sfocate tinte del carretto che porta via la stagione
dei sogni. Una sedia per strada racconta l’addio alle altre con il cuore gonfio
di malinconia, è vuota come spossata da un tempo di vita che l’ha resa unica
nell’impronta di chi l’ha dimenticata, di chi è partito incurante del suo
dolore. Una luce di speranza inonda il luogo dell’abbandono, dove gli oggetti
coperti, imprigionati in bianchi e polverosi lenzuoli, lasciano intravvedere
una carrozza di libertà. L’artista
Ida Coppini, con i suoi simbolismi presenta in questa mostra alla galleria
d’arte Mentana di Firenze un bellissimo racconto poetico su sfondo metafisico.
Federica Murgia
lunedì 14 maggio 2012
sabato 12 maggio 2012
luigi de giovanni
De Giovanni Luigi ( Sutta le Canne du Ripa ) Specchia Slideshow: De’s trip to Specchia, Puglia, Italia was created by TripAdvisor. See another Specchia slideshow. Create your own stunning slideshow with our free photo slideshow maker.
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mercoledì 9 maggio 2012
" EMOZIONI IN FUGA"
EX “ TEMPIO TEMPLARI” VIA TEMPIO, TRICASE
MOSTRA PERSONALE DI ADA SCUPOLA
“ EMOZIONI IN FUGA “
L’ ALLESTIMENTO È CURATO DALL’ ARCH. STEFANIA BRANCA
LA MOSTRA SARÀ INAUGURATA IL 26/05/2012 ALLE ORE 19.30
INTERVERRANNO: PROF.ssa FEDERICA MURGIA, PROF. LUIGI DI
MITRI, PROF.ssa GIOVANNA CALORA.
L’ARTISTA
ADA SCUPOLA
PER FESTEGGIARE I SUOI TRENT’ANNI DI CARRIERA, PRESENTA UNA
MOSTRA PERSONALE DAL TITOLO “EMOZIONI IN FUGA”, UNA RACCOLTA DI STUDI GRAFICI
LEGATI AL MISTERIOSO MONDO DEL SUO INCONSCIO, CHE LE PERMETTONO DI FUGGIRE DA
SITUAZIONI E LUOGHI E NEL CONTEMPO DI EVOCARE, ATTRAVERSO DEI SEGNI, I “
SOGNI”.
DAL 26/05 al 03/06/2012
http://www.murmurofart.com/testo-1.asp?Progr=12075
Emozioni in fuga
Stare dentro e pensare al fuori,
andare via con i pensieri per cercare i sogni, è questo che ha fatto Ada
Scupola, è fuggita lontano in una nuova dimensione ed ha cercato se stessa, le
sue fantasie, i suoi turbamenti e i suoi desideri.
Il Collegio dei Docenti, luogo
dove hanno preso forma queste opere, è diventato fucina delle sue idee, facendo
volare farfalle in fuga da POF, Carta dei Servizi, grandi problematiche di
alunni.
L’artista, prestata alla scuola,
ha riempito fogli di linee in libertà che si chiudono e si aprono seguendo il
suo umore, seguendo il ritmo dei discorsi del Collegio e gli infervoramenti di
Docenti, spesso, scontenti.
La sua mano si è mossa guidata
dal mistero dell’inconscio e ha tracciato racconti, che sono il palesarsi di
domande non fatte, di risposte non esaustive, di sensibilità non rispettate, di
desideri interiori.
Linee emozionali che parlano di
psichedelici treti, colmi di semi di vita, che si tingono dei viola rosati,
ricordo di corolle caduche. Esse originano forme antiche, che seguono le curve
di madre in amorevoli rotondità, sono protesta per denunciare la vanità vuota e
la superficialità dell’uomo del nostro tempo che dimentica lo spirito. Nei
fogli di vita scolastica, riciclati, si materializzano, la voglia di cambiare e
di liberare l’impulso creativo, tenuto prigioniero nelle regole e nei
condizionamenti, per dar forma alle idee e, anche, alla religiosità fondamento
della vita. Tracce ideali sono balzi che si elevano per superare gli steccati
che impediscono la realizzazione piena dell’Io, ma sono, pure, pretesto e metafora
di sogni che in un guizzo sfuggono ai lacci e i lacciuoli che li tengono a
freno. Ada si avvia per i paesaggi della fantasia ritrovando i porti sicuri dei
vessilli dei castelli dell’infanzia, fugge dal materialismo dell’oggi per
cercare la profondità dello spirito di un animo bambino. Principesse
dell’arcobaleno, nel riflesso dei colori caldi di un tramonto incipiente, fanno
i loro giochi mentre i raggi di luce diventano lance sinistre.
Le preghiere di una Madre Teresa
in estasi non riescono a fermare le ragnatele luminescenti che incrociano i
loro fili in “trappole di vita”, intessendo conflitti che si materializzano
armati. L’Io dell’artista si è liberato in futuriste volute spiraliformi che
richiamano l’oriente. Ha tracciato profili di palazzi che seguendo le onde, si
sono illuminati, in luci dorate e argentate, dal brillio dei riflessi del sole
e della luna: caldi ed esplosivi i diurni e freddi, malinconici, romantici i
notturni. E’ così che al primo istintivo impulso del disegno, l’artista, ha
fatto seguire un intervento riflettuto, di colorazione delle campiture
delimitate dal segno delle linee.
Scontornare i fogli bruciando il
superfluo è un voler fare un falò catartico che nel concento del crepitio del
fuoco apre a nuove poetiche. Sinfonie di colori, paesaggi acquatici smeraldini
s’incupiscono della grigia solitudine mentre un anatide galleggia in un
dondolio dei silenzi della rappresentazione di un mondo perduto.
La vita continua nel segno sicuro
del grembo di madre che nei numeri che s’intravvedono, oltre il foro bruciato
in un foglio che parla di scuola, vede il domani. Un abbraccio avvolgente di
casa, di famiglia, è un porto sicuro per poter esorcizzare un domani temuto.
Con queste opere insolite e dai brillanti colori, l’artista
ha voluto parlarci del suo mondo nascosto, dei suoi sogni ma ha, anche, voluto
descrivere la vuotezza di una società che non sa più riconoscere la poesia dei
sentimenti e dell’amore.
Federica
Murgia
Specchia 06 novembre ’11
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