DE GIOVANNI LUIGI a FIRENZE

DE GIOVANNI LUIGI a FIRENZE
La galleria Mentana di Firenze, in prossimità delle feste natalizie, come ogni anno, il giorno 16 dicembre 2023 dalle ore 17,00 alle ore 20.00 terrà l’opening di “Orizzonti Contigui” Rassegna di Artisti Internazionali che animerà lo spazio sito nel cuore di Firenze, in via della Mosca, 5. Orizzonti Contigui Attraverso le opere in mostra è possibile immergersi nelle descrizioni di pensieri, idee e sensazioni che danno luogo al mondo degli artisti presenti che, nella realizzazione delle opere, hanno trovano l’occasione per avventurarsi nelle sfaccettature della natura fatta di paesaggi e di atmosfere, per ritrovarsi nel mondo della fantasia o nelle problematiche dei percorsi dell’uomo, fino ad attraversare riflessioni o sogni che muovono dall’Io o dalla religiosità. Colori, pennellata e percorsi capaci di trasmettere il mondo della bellezza e delle contraddizioni dell’uomo che è sempre alla ricerca di quei valori che danno senso alle opere di questa bellissima rassegna artistica. L’evento sarà anche occasione per scambiarci gli Auguri di Natale. Artisti presenti in Mostra: Eva Breitfuss - Audrey Traini - Lis Engel – Giancarlo Cerri – Aldehy – Bianca Vivarelli – Krasimir S. Marinov – Eileen Herres – Valerio Tanini – Tina Hliblom-thibblin - Camilla Vavik Pedersen – Patrizia Pepe – Luigi De Giovanni – Salvatore Magazzini – Anna Lapshinova Galleria d’Arte Mentana Arte Moderna e Contemporanea Via della Mosca, 5r
50122 Firenze (Italia)
Telefono/Fax: +39 055 211985
Cellulare: +39 335 1207156
Email: galleriamentana@galleriamentana.it

lunedì 14 settembre 2009

luigi de giovanni a bologna e lecce



STUDIO LEGALE IURA
Via Rodolfo Audinot, 31
40134 Bologna
Tel. 051.58.77.035 (4 linee r..a.)
Fax 051.58.77.038
E-mail: info@studioiura.it
Inaugurazione: 18 settembre alle ore 17,00
Ingresso solo con invito
Dal 18 settembre al 2 ottobre 2009

IL RAGGIO VERDE - EDITORIA E COMUNCAZIONE
Via Veneto, 13 –
73100 Lecce Tel. 0832/347892
mail: info@ilraggioverdesrl.it
Inaugurazione: 18 settembre alle ore 18,30
Ingresso solo con invito
Dal 18 settembre al 2 ottobre 2009

Luigi De Giovanni in contemporanea, con mostre personali in uno studio legale ed in una casa editrice: due spazi non deputati all’arte, che si aprono ad essa. Esperienze in luoghi di questo tipo non sono nuove. Da tempo si fanno mostre in alberghi, negozi, studi d’architettura, circoli, chiostri, antichi palazzi, nonché cave per esporre scultura, edifici minerari eccetera: forse meno formali ma egualmente intriganti, efficaci e funzionali alla conoscenza e alla diffusione dell’arte. E’ come che si volesse dare all’arte una veste di quotidianità, di qualcosa che vive con l’uomo e in tutti i luoghi dell’uomo: tracce di sentimenti.
A Bologna è lo studio legale internazionale “IURA”, non nuovo a queste iniziative, che diventa galleria; a Lecce “IL RAGGIO VERDE - EDITORIA E COMUNICAZIONE”, casa editrice che, d’arte si occupa editando libri e cataloghi, che ne assume le vesti.
L’estro di De Giovanni è nelle cose della natura, è nelle angosce che attanagliano l’animo umano. Le opere dell’artista sono d’ispirazione impressionista, dal tratto fortemente espressionista, per giungere all’informale, nelle tecniche miste e nei jeans. Il suo è il mondo della luce che vibra nel colore che da forma. E’ la spiritualità, è il pathos che si palesa nelle opere: suggestioni ed emozioni d’attimi che vengono fermate nel dipinto. E’ come se avvertisse il genius loci e con esso interloquisse comunicandolo nell’espressività delle pennellate e del colore.
L’artista, preso dalla furia creativa, con i colori e i pennelli, aggredisce la tela bianca ricercando una pacificazione che non trova. La sua è una catarsi gestuale e intellettiva che dura il tempo della creazione dell’opera: un’esigenza interiore di ricerca continua.
Il suo spirito inquieto trova significato nella pittura e con la pittura.
Allo studio Iura presenta opere che hanno come soggetti fiori, paesaggi del Salento e un jeans: una panoramica del suo mondo creativo.
I fiori non sono soggetti banali e vengono dipinti dall’artista in tutti i loro stadi. Essi sono la vita interpretata nei suoi tempi e nelle sue funzioni: sono boccioli dell’infanzia, sono la gioia delle promesse della giovinezza, sono la mestizia dell’età adulta, sono il freddo inverno della vecchiezza.
Le sue opere parlano di fiori di campo che mostrano tutta la loro spontaneità e libertà del vivere: l’artista non ama gli artificiosi, perfetti fiori in raffinate composizioni da fioraio. L’artista, nei soggetti che lo ispirano, ricerca il suo animo. Nella casa Editrice il Il Raggio Verde è in scena il salento. Dipingere il paesaggio è per l’artista calarsi nell’intimo del luogo, viverne la spiritualità.
Nelle sue opere si avverte la religiosità e la malinconia per un esistere breve: un soffio sottile, che è nel suo rapporto con la natura, ammanta i colori investiti dalla malinconia del suo animo.
Il salento da una scossa al suo spirito e le linee crude del paesaggio, gli attorcigliamenti degli antichi ulivi, i rossi della terra, si palesano in una drammaticità dolorosa che prelude all’urlo dei jeans. Jeans lavoro, jeans protesta: ribellione passionale contro le ingiustizie, di un ex sessantottino che continua a soffrire e a denunciare con pennellate taglienti e colori urlanti.
Federica Murgia.

Studio Legale IURA
Via Rodolfo Audinot, 31
40134 Bologna
Il raggio Verde - Editoria e Comuncazione - Via Veneto, 13 –
73100 Lecce Tel. 0832/347892
mail: info@ilraggioverdesrl.it

Luigi De Giovanni
http://www.degiovanniluigi.com/

via Piccioni n° 21 Cagliari
via Garibaldi n° 1 Specchia (Le)

Telefono / fax: .
070.664489

arts@degiovanniluigi.com

mercoledì 17 giugno 2009

galleria mentana firenze



GALLERIA D’ARTE MENTANA
Piazza Mentana, 2/3R Firenze
Tel. e fax 055 211985
E.mail: HYPERLINK "mailto:galleriamentana@galleriamentana.it" galleriamentana@galleriamentana.it
HYPERLINK "http://www.galleriamentana.it/" http://www.galleriamentana.it/

3 Spazi aperti
Opening: 18 giugno ore 18: 00
Fino al 20 luglio 2009
Abstract: La Galleria d’Arte Mentana con questa mostra, a chiusura di stagione, ha voluto trovare un modo per salutare gli artisti di galleria e dare il benvenuto alle nuove proposte: cioè ad artisti che vi espongono per la prima volta.
Ingresso libero
Vernissage: 18.30 giugno 2009 ore 18: 00
Catalogo in galleria
Curatore: Giovanna Laura Adreani
3 Spazi aperti
MOSTRA N° 1
Orari: 11/13 - 16.30/ 20.30 – Sabato e domenica chiuso.
La Galleria d’Arte Mentana con questa mostra, a chiusura di stagione, ha voluto trovare un modo per salutare gli artisti di galleria e dare il benvenuto alle nuove proposte: cioè ad artisti che vi espongono per la prima volta. Questi ultimi vengono ospitati nello spazio principale e sono: Angelo Dionigi Fornaciari, Cesare Cassone, Danilo Trotti, Dorian Van De Braam, Gabriele Pampaloni, Johanna Oras, Laura Fantucci, Piero Rossi, Sandro Giordano, Simone Moriondo, Angela Fogu, Roberto Ascoli. Nelle loro opere si avverte la freschezza d’intenti e la ricerca della natura.
Gli scultori affrontano la problematica dell’istinto che dialoga con l’equilibrio dell’essere. Le loro opere parlano dell’incontenibilità dei rigidi schemi geometrici che si deformano nello sforzo di un corpo o che si mostrano in una sfera in equilibrio con tessere ed incroci che hanno perso il rigore della geometria.
Nelle opere pittoriche la drammaticità coloristica e formale dialoga sia con la perfezione della natura che con il ludico: angoscia mediata da armonie di colore e di forme.
MOSTRA N° 2
Orari: 11/13 - 16.30/ 20.30 – Sabato e domenica chiuso.
Nella Saletta Mentana ritroviamo la personale di Giulio Ceccanei: artista che ha già partecipato a delle collettive che sono state allestite nella galleria e con la galleria. I suoi colori raccontano rievocando climi e sensazioni, in una sintesi di vitalità serena ed armonica.
MOSTRA N°3
Orari: 17/20 - Sabato e domenica chiuso
Nello Spazio Culturale Mentana ci sono le opere degli artisti, che la galleria porta avanti da molti anni di cui alcuni hanno raggiunto una notorietà a livello nazionale come Sergio Benvenuti, Luigi De Giovanni, Vittorio Tessaro, Franco Lastraioli, Mauro Cozzi, Gian Paolo Talani, Dario Manini.
In mostra troviamo anche: Rosario Bellante, Francesca Coli, Annie Gheri, Clara Polvani, Vittoria Marziari, Anna Luisa Roma, Patrizia Voltolini, Francesca Guetta, Bianca Vivarelli, Maria Rosa Garbato, Maria Luisa Sabato, Gianna Stomeo. I loro segni decisi, alcune volte come sciabolate, raccontano di realtà, sogni e fantasie che partono da conflitti o sicurezze dell’Io di ciascuno. Sono Artisti che mostrano gli animi e il loro sentire il mondo. Amano seguire solo il loro impulso all’arte senza rincorsa al sensazionalismo. Con le pennellate intrise di colore o con i colpi di scalpello, che diventano sintesi di paesaggi emozionali, parlano del loro mondo.
La direttrice della galleria, Giovanna Laura Adreani, nel presentare gli artisti dello Spazio Culturale dice: << Il gruppo “Valori di Continuità” presenta opere di ultima produzione nelle quali è leggibile l’evoluzione del percorso artistico culturale di ciascuno. E’ un confronto di linguaggi di ogni fare artistico, che evidenzia il continuo cammino dell’arte contemporanea. >>
Il titolo di “ 3 Spazi aperti”, studiato con cura dallo staff, si rifà sia all’idea di scambio di concezioni artistiche che a quello di mostre d’arte aperte in contemporanea. Un’operazione che tende a dare la sintesi e l’unità dell’attività di quest’importantissimo spazio, che partecipa alla vita culturale di Firenze da oltre trentacinque anni.
La struttura degli ambienti a disposizione favorisce la diversificazione espositiva in settori ben distinti e nel contempo la possibilità di un discorso a più voci.
Sono “3 Spazi aperti” che accolgono narrazioni diverse ma di gran contenuto ed efficacia.
La mostra parla di pittori e scultori che nel fare arte amano guardare il mondo che li circonda per coglierne essenza ed emozioni da trasformare in colori, in luci, in fughe, in volumi dove i vuoti ed i pieni descrivono carattere, sentimenti e filosofia: racconti mediati da mondi interiori.
E’ questa la sensazione che si prova nel guardare le opere.
Nei segni, nei colori e nelle luci si ritrovano improvvisazioni di poesia serena che dialogano con urli di rabbia o d’angoscia: uno scorcio di mondo che racconta la vita d’artisti meritevoli di grande interesse per il fascino e le sensazioni che ci regalano con le loro opere.
Federica Murgia

domenica 3 maggio 2009




SALETTA MENTANA
GALLERIA D’ARTE MENTANA
FIRENZE
Piazza Mentana, 2/3r
Telefono e Fax 055.211985
cell. +39 335.1207156
HYPERLINK "http://www.galleriamentana.it" www.galleriamentana.it
HYPERLINK "mailto:galleriamentana@galleriamentana.it" galleriamentana@galleriamentana.it
Titolo dell’evento: MAGIA DEI FIORI DIPINTI.
Vernissage: Sabato 9 maggio 2009 alle ore 18.30
La mostra si protrarrà sino al 27 maggio 2009
Abstract: Il racconto dell’animo dell’artista prende forma dalla magia dei suoi fiori dipinti in opere di grande suggestione.
Orari d’apertura: 11/13 – 16.30 / 19.30
Chiuso il lunedì mattina e la domenica
Ingresso libero
Catalogo in galleria
Curatore: Giovanna Laura Adreani
Catalogo in galleria
Artista: Luciana Bigini Del Bianco
Magia dei fiori dipinti
Il titolo della mostra personale di Luciana Bigini Del Bianco ci riporta ai fiori e all’aspetto più visibile dei loro colori.
Elementi di vita i cui loro significati cromatici e culturali contribuiscono a renderli affascinati e misteriosi. L’artista ha voluto rappresentare i fiori, che accompagnano le gioie e i dolori, soffermandosi sui colori che rispecchiano lo spirito e le passioni.
Osservando le sue opere ci colpisce la poesia dei giaggioli che prendono forma nei verdi di una bordura di bosco e che parlano di un mondo umile e agreste. Questi fiori assumono valenze d’attori di primo piano regalando climi semplici ma d’inusitata ed elegante bellezza. Ci riportano ad arcobaleno significato d’origine greca d’iris o giaggiolo.
L’iride o meglio i colori sono quelli che si dipanano, in modo meditato ed armonico, nei dipinti di Luciana Bigini Del Bianco. La sua ricerca pittorica la porta al paesaggio, ai colori che suggeriscono profumi di luoghi: atmosfere da respirare appieno. Intrichi di vegetazione fanno da sfondo verde di speranza per un’umanità che vuole la natura in primo piano auspicandone la salvezza per la sua sopravivenza.
Boccioli, apertura alla vita, corollano fiori ormai al tramonto. Un richiamo alla promessa di perpetuo: un grido di speranza. Steli, che hanno assunto la forma dal vento, s’inclinano e si rialzano, in curvamenti ricchi del tempo, rincorrendo la luce con gli splendidi colori di vita che portano in cima.
Un susseguirsi di pennellate che vincono le ombre, illuminando di spiritualità vitale le opere, esprimono la carica emozionale dei sentimenti della pittrice: il suo mondo.
Federica Murgia

“PERSONALI IN COLLETTIVA”

GALLERIA D’ARTE MENTANA
FIRENZE
Piazza Mentana, 2/3r
Telefono e Fax 055.211985
cell. +39 335.1207156
HYPERLINK "http://www.galleriamentana.it" www.galleriamentana.it
HYPERLINK "mailto:galleriamentana@galleriamentana.it" galleriamentana@galleriamentana.it

Titolo dell’evento: “PERSONALI IN COLLETTIVA”
Vernissage: Sabato 9 maggio 2009 alle ore 18.30
La mostra si protrarrà sino al 27 maggio 2009
Presenta la mostra il professor Pier Francesco Listri
Abstract: Opere, realizzate negli ultimi due anni, di artisti di formazione e provenienze diverse che hanno portato in mostra il loro bagaglio emozionale e d’esperienze.
Orari d’apertura: 11/13 – 16.30 / 19.30
Chiuso il lunedì mattina e la domenica
Ingresso libero
Catalogo in galleria
Curatore: Giovanna Laura Adreani
Artisti: Angèle Audibert Beltramo, Maria Luisa Sabato, Anna Luisa Roma, Alejandro Fernandez.
La storica galleria Mentana di Firenze, che da oltre trentacinque anni segue con attenzione i fermenti nel mondo dell’arte, favorisce il percorso degli artisti con molte iniziative. Ogni due anni ne presenta le opere in eventi appuntamento. In quest’ottica rientrano sia “Individuazioni”, manifestazione riservata alla presentazione di giovani artisti, che “Personali in collettiva” riservata a quelli con un percorso ben definito a livello nazionale o internazionale. In questo modo gli artisti hanno la possibilità di esporre in una galleria consolidata nella città di Firenze.
Tracce nel ricordo...
In quest’edizione di “Personali in collettiva” vengono presentate le opere, realizzate negli ultimi due anni, di quattro artisti: Angèle Audibert Beltramo, Alejandro Fernandez, Anna Luisa Roma, Maria Luisa Sabato.
Gli artisti proposti sono stati scelti con cura, facendo in modo che vi fosse un incontro fra concezioni e tecniche diverse al fine di un dialogo ideale fra modi d’interpretare l’arte.
Squarci ruvidi di ferite dell’animo si manifestano in sculture marmoree che parlano di corpi di donne e di teste dai tratti irregolari, dove parti levigate parlano dell’apparire: facciata pubblica dell’essere. E’ così che il dualismo dell’esistenza prende forma nelle opere d’Angèle Audibert Beltramo. Figure che si mostrano da più punti di vista lasciando intravedere rugosità e levigatezze: quasi a denunciare un mai troppo facile percorso di vita che si presenta con molteplici sfaccettature. In queste sculture vi si ritrova il tempo che passa, la giovinezza e la vecchiezza: l’esistenza.
La pittura d’Alejandro Fernandez evoca climi lontani e vi si avverte l’inconscio afflato dell’humus loci che non ha mai lasciato l’artista: l’imprinting che lo ha ispirato sin dai suoi primi passi nella pittura. Nelle sue opere si leggono arcani segni e colori che emergono dallo spirito. Una narrazione d’equilibrio di tinte e d’elegante rapporto fra luce e ombre, dove il ricordo prende forma comunicativa. E’ una nostalgia serena e acchetata che si materializza nel gesto artistico: che riesce far attuare una catarsi dell’ieri con l’oggi.
Grovigli interiori sembrano caratterizzare le opere di Anna Luisa Roma. I colori, gettati d’istinto sulla tela e accompagnati in percorsi tortuosi che fanno riemergere contrasti cromatici, parlano di un’azione pittorica spontanea e mediata solo da intenti che scaturiscono dall’inconscio. Le opere di quest'artista sono il linguaggio dell'animo che racconta se stesso in un turbinio di sensazioni che riportano a certi a climi di richiamo informale. La luce, che fa parlare le cose nei colori, fa raccontare all’artista l’attimo della sua percezione ed il suo mondo.
La pittura, d’impronta moderna, di Maria Luisa Sabato, è di sensazioni che danno luogo ad immagini dove il colore è l’assoluto protagonista.
Le larghe pennellate non si soffermano su profili precisi ma indugiano sull’efficacia di un segno comunicativo: un gesto col colore e di colore.
I soggetti, d’ispirazione naturalistica, sono il pretesto per esprimere le sue tensioni interiori e la sua istintività pittorica. Un’analisi dell’espressività cromatica delle cose della natura che mostra la luce che da forma e vita.
Nella galleria ecco sculture e dipinti d’artisti che hanno raccontato il loro vissuto, mettendosi a nudo, con delle opere che sono tracce del loro Io: tracce del ricordo…
Federica Murgia

domenica 1 marzo 2009

fiori




GALLERIA D’ARTE MENTANA

FIRENZE
Piazza Mentana, 2/3r
Telefono e Fax 055.211985
HYPERLINK "http://www.galleriamentana.it" www.galleriamentana.it
HYPERLINK "mailto:galleriamentana@galleriamentana.it" galleriamentana@galleriamentana.it
Titolo dell’evento: FIORE
Vernissage: 8 marzo 2009 ore 18.30 
La mostra si protrarrà fino al 28 marzo 2009
Abstract
Attraverso il fiore, preso come simbolo, un percorso di riflessione sulla condizione della donna e un elogio  alla sua creatività: pittura, scultura, fotografia, poesia e prosa, performance teatrali e musicali.
Ingresso: libero
Catalogo in galleria
ARTISTE:
FAIKA AL HASAN, SUSY BELLAMI, BERNAKI, LUCIANA BIAGINI DEL BIANCO, FRANCESCA COLI, MIRIAM DE BERARDIS; SUSANNA DEIANA, MARIA ROSARIA GARBATO, ANNIE' GHERI, MARGARET KARAPETIAN, VITTORIA MARZIARI, MARIA MICOZZI, CRISTINA MISITI, ADRIANA MUSCETRA, EMANUELA PABA, AGNESE PICCI, CLARA POLVANI, ANGELA MARIA SANNA, GIANNA STOMEO, BIANCA VIVARELLI, PATRIZIA VOLTOLINI.
PROGRAMMA:
Inaugurazione:  8 marzo 2009, ore 18,30 
Presentazione mostra  a cura del prof. Pierfrancesco Listri.
Seguiranno: 
Lettura di Maria Cencetti sul tema 8 Marzo.
Spettacolo teatrale condotto dall'Artista Bianca Vivarelli e dalla sua compagnia.
Omaggio, alle donne presenti, di prodotti del Centro Bellezza Benessere New Estetica.
Ore 20,30 cena con buffet , spumante musica e dolci.
FIORE
Il fiore, raccontato nelle sfumature dei suoi significati, diventa la linea guida di quest’evento artistico.
Sono le donne che parlano servendosi della pittura, della scultura, della grafica, della fotografia, della poesia e della prosa, e di performance teatrali e musicali. Un concento, d’espressioni artistiche, che vuole mettere in mostra il talento e l’animo del gentil sesso.
Non più in piazza a protestare, con gonne a fiori e zoccoli di legno, per ottenere ed affermare i propri diritti, le donne artiste, questa volta, per esprimere il loro pensiero, hanno preso pennelli, colori e gli strumenti dell’arte. Con loro hanno scritto l’amore, la rabbia, la pazienza, la gioia di vivere e di contare.
Il fiore, titolo della mostra, è diventato fiore di vita, fiore d’allegria, fiore d’amore, fiore di rabbia, fiore di pace e di guerra.
Le artiste invitate hanno prodotto delle opere che potessero dare una chiara idea della loro concezione dell’essere donna e, anche, di festa della donna.
Le loro creazioni non sono vessilli di passate lotte femministe ma narrazione di sentimenti del vivere. Rassicurano dicendo di non tremare perché non sono tornate le streghe ma ci sono le donne più consapevoli e più giuste con loro stesse.

Ciascuna ha interpretato il tema con la propria specificità stilistica, infatti, non ci sono state delle rigide consegne. Hanno descritto il mondo al femminile e i ricordi atavici della sofferenza e della sopportazione: poesia e dramma del raccontare la vita.
Il tema assegnato le ha stimolate, per questo sono stati presi in considerazione detti e aforismi. Si dice che le donne non si toccano neanche con un fiore…. “Fiore”…?
Quante volte le donne si sono viste regalare un fiore che aveva ancora profumo di bruciante frusta!
E’ stata considerata la ragazza, fiore di sogni, anche se, spesso, per lei la fioritura dura un breve periodo: troppo presto arriva il dovere che la rinchiude in una routine.
Il Tim della galleria Mentana ha voluto proporre una storia, a molte voci, che contemplasse le sfumature del mondo della maggior parte dell’umanità che solo apparentemente è debole.
Le artiste non si sono risparmiate nelle idee e nei racconti.
C’è l’evento, meraviglioso, del parto e l’urlo atroce di dolore della puerpera, gli amori, la pazienza, la dolcezza, la violenza e la follia, spesso unico rifugio dalle angherie. Questi sentimenti sono diventati “momento creativo” d’impareggiabile espressività ed efficacia.
L’analisi, anche indiretta, non ha tralasciato la letteratura riguardante le donne e così che c’imbattiamo in “madonne” come Laura e Beatrice, in amanti vere o presunte, Giulietta e Francesca, Ginevra e Desdemona che di fiore avevano solo il fatto che si potevano guardare per essere, poi, trapiantate in altre case e recise. Donne, spesso, fiori che si avviano alla morte: piegate, violentate e private dei loro sogni dei loro sentimenti, della loro volontà e dignità. Le artiste hanno pensato alla Donna, quale Giovanna d’Arco, imprigionata in convenzioni, purtroppo, convenienti solo per i maschi.
Riflettendo ci rendiamo conto che, come dalla notte dei tempi, dietro un bellissimo poema c’è spesso una tempesta, se non una mortale trappola. L’imbroglio, riferito alla donna, si avverte subito nei modi di dire, angelo del focolare, madre esemplare dedita alla famiglia: quanti altri detti o aforismi, che la donna potrebbe non condividere, la citano!
In una sorta di rivalsa, il titolo della manifestazione artistica, ci riporta agli insetti impollinatori, che, attratti dai colori vivaci, si affannano intorno ai fiori più appariscenti. Sono usati per la conservazione della vita floreale ma riportano al mondo dei maschi, sempre alla ricerca dei “fiori” più belli da sciupare in un attimo.
Ecco la donna mamma che in un baleno tramuta il dolore e le fatiche del parto in infinito ed incondizionato amore per l’indifeso neonato, suo figlio, ancora intriso del liquido che l’ha tenuto in vita per nove mesi.
Nella galleria si percepiscono i lamenti delle donne che vivono la tristezza dello sfruttamento, degli abusi, della loro mancanza di diritti: oggetti resi inanimati e privati del pensiero da prepotenze ataviche e senza via di scampo.
Più doloroso è saper di donne che, romantiche e senza malizia, sono finite, ancora adolescenti, vendute per le strade da carcerieri, carnefici asserviti al dio denaro e alla violenza. Non sono bastate le battaglie femministe per affrancarle dal loro dolore, spesso, non visto e subito con rassegnazione.
Le urla di madri, figlie, sorelle che sopportano le angherie di famiglie ingiuste e senza affetto non scuotono i maschi che, tronfi della loro mascolinità, usano la donna come una vecchia ciabatta.
E’ tragico pensare che rispettose figlie, si facciano vendere e comprare per tre cammelli, una capra, un somaro e qualche altro bene mobile o immobile. Convenzioni della società moderna fanno del corpo di una donna un oggetto per vendere, ma a cosa sono servite le battaglie femministe! Si potrebbe pensare che ci sia poco da festeggiare in questo otto marzo. L’idea di festa non è inopportuna e senza senso, anzi è un modo per fare il punto su una situazione che si pensava superata e per andare alla ricerca di giustizia.
Le artiste hanno molto da dire su quest'argomento. Per troppo tempo non sono state messe in condizioni di esternare, appieno, la loro creatività e la loro genialità. Considerando l’arte si scopre che sino agli anni sessanta, non s’incontrano molte pittrici o scultrici nei testi specifici. Vi poteva essere Artemisia Gentileschi, pittrice della prima metà del seicento, Camille Claudel, scultrice raffinata e di gran talento, ma, sfortunata nell’amore, morta in solitudine in un internamento forzato, senza speranza, senza più furore creativo, preda della sua depressione e dell’abbandono della sua famiglia, Frida Kahlo, pittrice che ha lasciato un gran segno, di personalità ed arte benché la sua vita sia stata breve e perché no Grazia Deledda che ha saputo raccontare la sua terra e vincere un Nobel.
Queste grandissime artiste sono poche se si considera il tempo ed il rapporto numerico maschi e femmine: i doveri delle madri e le convenzioni venivano e vengono sempre prima.
Questa manifestazione organizzata da donne per donne, elogio  alla creatività femminile, ha dato spunto ad artiste, che hanno prodotto delle vere poesie. Loro hanno saputo affermarsi nel mondo ostico dell’arte nonostante i mille lacci e laccioli che le vincolavano alle consuetudini dell’essere.
Oggi, noi spettatori, facciamo silenzio: ci sono i FIORI che hanno molto da raccontare. Federica Murgia

venerdì 13 febbraio 2009

ART International Fair For Contemporary Art Innsbruck


ART International Fair For Contemporary Art Innsbruck   
19 - 22 February 2009, fair hall 4, Innsbruck

La Galleria d’Arte Mentana di Firenze
Presenta:
Maestri del 1900
Promozione artisti emergenti
Stand C/08 Seite 58-60 Stand C/10 Seite 28
Artisti:
SERGIO BENVENUTI
FAIKA AL HASAN
ENRICA BOROZZI
GIULIO CECCANEI
FRANCESCA COLI
MIRIAM DE BERARDIS
ANGELO DE FRANCISCO
ANNIE GHERI
UGO NESPOLO
MAX NOBILE
VITTORIA MARZIARI
RICCARDO PACI
CLARA POLVANI
KOSTAS SPYROPOULOS
GIANNA STOMEO
EMILO TADINI
BIANCA VIVARELLI
VITTORIO TESSARO
JANAX
PATRIZIA VOLTOLINI
BERNAKI
ROSARIO BELLANTE
FRANCO LASTRAIOLI
LUIGI DE GIOVANNI

Galleria d’Arte Mentana
I-50122 Firenze, Piazza Mentana 2/3R
Tel. + Fax 0039/055/211985,
Messetelefon 335/1207156
e-mail: galleriamentana@galleriamentana.it,
www.galleriamentana.it

International Fair For Contemporary Art Innsbruck   
19 - 22 February 2009, fair hall 4, Innsbruck


Thu 11am – 8pm, Fri 11am – 8pm, Sat 11am – 9pm, Son 11am – 6pm

lunedì 19 gennaio 2009

Scoprire i colori e amarli per sempre








Scoprire i colori e amarli per sempre.

Luigi a malapena si reggeva sulle sue gambette. Aveva da poco compiuto un anno ed oltre a gattonare cercava tutti gli appigli per camminare o conquistare la posizione eretta.

La madre, come spesso le capitava, era intenta a disegnare i decori per delle tovaglie; perciò aveva messo in giro matite colorate, tempere ed acquerelli.

Sentì bussare e si alzò, erano alcune ragazze che seguivano i suoi corsi di taglio. Si mise a parlare con loro perdendo, solo per poco tempo, di vista il figlioletto.

In quel momento Luigi, dopo tanti sforzi e capitomboli, riuscì a rizzarsi in piedi sulla coperta celeste. Senza esitare mise le sue manine, cicciotelle, in quell’oggetto poggiato sul tavolino che tanto l’aveva incuriosito negli ultimi dieci minuti. Era fatta: le sue manine erano diventate blu, rosse, verdi e gialle.

Stava per perdere l’equilibrio: piegò le gambe si curvò in avanti ma la forza di gravità vinse e atterrò sulla coperta, colorando qua e là. Si guardò le manine e cominciò a batterle, il risultato fu di un dripping involontario. Gli piacque.

La madre Santa era troppo intenta a parlare di girovita, fianchi, pence, e pieghe con le sue ospiti ed il bambino era così tranquillo che lei pensò che si fosse appisolato. Luigi era sveglissimo e di nuovo ondeggiando ed aggrappandosi alla sedia era in piedi e tastava con le manine sul tavolo alla ricerca della tavolozza. Ecco le sue mani erano ben impregnate ma aveva nuovamente perso l’equilibrio e si risedette bruscamente sulla coperta. Le mani erano ben cariche di colore e cominciò con i gocciolamenti e le striature su tutto quello che era alla sua portata. Non pago mise le mani in bocca ma con una smorfia di disgusto le allontanò subito. Passò ai capelli biondo chiaro e l’effetto fu meraviglioso. Tutto gli appariva magico sino a quando la madre non si voltò facendosi scappare un urlo disperato spaventando il piccolo artista che pianse a lungo. A pochi anni Luigi sottraeva furtivamente i colori alla madre, quando lei dipingeva sui tessuti e li lasciava incustoditi anche per brevi momenti. Colorava tutto, era come se non volesse accettare il monocromo. Colorava maglie, tovaglie, tovaglioli, lenzuola, coperte… perché risparmiare i muri! I pennelli, spesso, non gli bastavano. Per le sue originali creazioni, allora, usava le mani. I suoi occhi grandi, di un blu intenso, si contornavano di rosso, giallo, verde, come pure i suoi indumenti. La madre osservandolo pensò che sarebbe stato meglio aiutarlo nelle sue inclinazioni perciò sin dai primi anni di scuola gli insegnò ad usare i colori: pastelli, tempere ed acquerelli.

Questo bimbo aveva trovato la sua felicità: era un pittore.

Le sue doti artistiche suscitarono l’interesse degli insegnanti nella scuola elementare, che gli facevano colorare la maggior parte dei disegni.

Non tutto era semplice però, in quanto Luigi voleva fare a modo suo e non sentiva i consigli dei maestri. Questo gli procurò non poche punizioni. Quando aveva sette anni morì il padre e questo lasciò la sua famiglia nella disperazione più nera.

Frequentò le elementari fra Specchia e Roma, dove vivevano i nonni materni.

Intorno agli undici anni fu mandato in collegio dai Buoni Fanciulli, nella borgata di Primavalle a Roma, riservato ai ragazzini che avevano situazioni molto precarie. Fu un disastro. Qui, infatti, decisero di farlo diventare un tipografo. Furono guai!

La sua passione continuò ad essere la pittura anche se, non sempre gli era permesso di praticarla come lui avrebbe voluto. L’adolescenza fu difficile.

Luigi era diventato molto introverso e timido; mal sopportava i metodi del collegio. Sino allora era cresciuto con poche regole, grandi privazioni e molta fame. Dopo quattro anni fece ritorno al suo paese. A sedici anni, mentre frequentava l’Istituto d’Arte a Poggiardo, fece la prima mostra. Presentò opere che erano un’interpretazione di paesaggi dell’animo, piuttosto informali, con incursioni nelle nature morte e nella figura. Fu un successo che ancora oggi, al suo paese, ricordano in molti.

Si diplomò, specializzandosi in Scultura del Legno.

Nel frattempo era diventato un animo anticonformista e contestatore: i fermenti del sessantotto e degli anni settanta lo coinvolsero totalmente.

Le ragazze del paese, sue coetanee, raccontano di come attendevano l’arrivo di Luigi chiamato affettuosamente Gino capellone. Molte si erano invaghite del suo fascino di pittore ribelle e senza regole. In generale amava la musica del periodo ma era un gran fan dei Beatles e di Joan Beaz.

Le sue opere, antiaccademiche, cominciarono ad essere apprezzate da molti.

A vent’anni s’iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Roma dove si diplomò in scenografia. L’immagine che lo descrive, sia come artista che come uomo, è quella di uno che per i suoi ideali è salito e sale sulle barricate per difendere i suoi principi e le sue teorie. Federica Murgia

Cagliari !3/01/09

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