DE GIOVANNI LUIGI a FIRENZE

DE GIOVANNI LUIGI a FIRENZE
La galleria Mentana di Firenze, in prossimità delle feste natalizie, come ogni anno, il giorno 16 dicembre 2023 dalle ore 17,00 alle ore 20.00 terrà l’opening di “Orizzonti Contigui” Rassegna di Artisti Internazionali che animerà lo spazio sito nel cuore di Firenze, in via della Mosca, 5. Orizzonti Contigui Attraverso le opere in mostra è possibile immergersi nelle descrizioni di pensieri, idee e sensazioni che danno luogo al mondo degli artisti presenti che, nella realizzazione delle opere, hanno trovano l’occasione per avventurarsi nelle sfaccettature della natura fatta di paesaggi e di atmosfere, per ritrovarsi nel mondo della fantasia o nelle problematiche dei percorsi dell’uomo, fino ad attraversare riflessioni o sogni che muovono dall’Io o dalla religiosità. Colori, pennellata e percorsi capaci di trasmettere il mondo della bellezza e delle contraddizioni dell’uomo che è sempre alla ricerca di quei valori che danno senso alle opere di questa bellissima rassegna artistica. L’evento sarà anche occasione per scambiarci gli Auguri di Natale. Artisti presenti in Mostra: Eva Breitfuss - Audrey Traini - Lis Engel – Giancarlo Cerri – Aldehy – Bianca Vivarelli – Krasimir S. Marinov – Eileen Herres – Valerio Tanini – Tina Hliblom-thibblin - Camilla Vavik Pedersen – Patrizia Pepe – Luigi De Giovanni – Salvatore Magazzini – Anna Lapshinova Galleria d’Arte Mentana Arte Moderna e Contemporanea Via della Mosca, 5r
50122 Firenze (Italia)
Telefono/Fax: +39 055 211985
Cellulare: +39 335 1207156
Email: galleriamentana@galleriamentana.it

mercoledì 28 settembre 2011

luigi de giovanni specchia firenze


Luigi De Giovanni - SPECCHIA / FIRENZE
“Eventi organizzati in occasione della settima edizione della Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI”
SPECCHIA (LE). Il giorno 8 ottobre 2011: performance che dura tutta la giornata, presso lo Studio “Sutta Le Capanne Du Ripa” (nell’ambito della mostra “Tracks: tracce” che si potrà visitare dal 7 al 20 ottobre 2011). In mostra ci sarà un’opera composta da 25 moduli. Ciascun modulo è traccia dell’intera opera. Durante la performance sul pavimento dello studio verrà messa una polvere chiara che, involontariamente, i partecipanti porteranno via sotto le suole delle scarpe. Le loro orme, nelle strade circostanti, diventeranno Tracks: tracce.
• Orario del vernissage: 07 ottobre ore 19.00
• Dal 07 al 20 ottobre 2011
• Orari di apertura: tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00 – Ingresso libero.
• Curatori: Testo a cura di Francesca Paba - Allestimento a cura di Stefania Branca
La mostra è organizzata da Il Raggio Verde eventi d’arte (Lecce) – Info: cell. 3292370646; tel. 0833 537034 - e.mail: lmfedeg@libero.it - sito web: www.degiovanniluigi.com.
FIRENZE. In occasione della settima edizione della Giornata del Contemporaneo AMACI il giorno 8 ottobre 2011, l’artista partecipa alla “COLLETTIVA DEGLI ARTISTI DEL CENTRO CULTURALE” presso lo Spazio Culturale Mentana – Via della Mosca, 5 - evento speciale della Galleria Mentana in programma dal 1° al 19 ottobre 2011.
Galleria Mentana - Piazza Mentana, 2/3 r, Firenze T: 055 211985 - 335 1207156 F: 055 2697769
galleriamentana@galleriamentana.it www.galleriamentana.it

Tracks: tracce – a cura di Francesca Paba
Con questa mostra l’artista vuole evidenziare l’importanza dei segni da lui lasciati sulla tela, metafora delle bianche tracce trasmesse involontariamente dal percorso delle persone. Con i primi prende forma un dipinto con i secondi la storia grande e piccola dell’uomo.
Tracce sono quelle di un pennello carico di colori. Esse descrivono la storia intima di Luigi, mostrando non solo la sua cultura ma anche quella dei suoi antenati che ne hanno plasmato il carattere. E’ l’artista che parla nel silenzio rivelando il suo conscio e il suo inconscio.
Le sue sono pennellate di sofferenze e di gioie. Sono tracce di sentimenti che danno luogo a spirituali viola, a verdi speranze, a rosse passioni e a neri pessimismi. I colori s’incontrano creando una poesia malinconica: racconto di Luigi De Giovanni.
L’opera in mostra vuole essere espressione di antichi luoghi che conservano o sono tracce del passato: testimonianze dell’umanità non sempre riconosciute e rispettate.
Tracks nei sogni, nella sensibilità di un animo che le dipinge, nei percorsi segnati da lontani tratturi di religiosità della vita. Traccia è un frammento di coccio, ancora testimone del tempo in cui era oggetto, ci dice del lavoro, della cultura: descrive la società a cui era appartenuto.
Venticinque sono i moduli che compongono l’unica opera in mostra e ciascuno, nei segni interrotti e nei colori, racconta l’intero: il particolare che riporta al tutto, al gesto che l’ha dipinto, all’istintività dell’attimo creativo, all’intento dell’artista. L’opera è una mappa che si rifà ai segni reali di un corpo, ad un viso segnato dagli eventi, alla spiritualità nascosta, all’humus che ha alimentato Luigi.
Ogni modulo è una traccia con significato proprio. Da questo si arriva alla performance che prende senso negli inconsapevoli tracciati dei visitatori, che indicano percorsi, che indicano storie. Orme che conducono a luoghi lontani e a più lunghi cammini spirituali, che si vorrebbero mantenere segreti.
Le persone lasciano e intrecciano fisiche tracce del loro passaggio, creano nelle strade pennellate della loro andatura, dapprima dal contorno nitido e ben definito che vanno via via a sfumare. Passi, soste che, più chiaramente, raccontano del gusto di lasciare una traccia come prova di sé e della propria storia.        Francesca Paba




domenica 25 settembre 2011

de giovanni luigi specchia firenze


Luigi De Giovanni - Specchia / Firenze
Spazio espositivo: Studio “Sutta Le Capanne Du Ripa”, Specchia (Lecce). Info: cell. 3292370646; tel. 0833 537034 - mail: lmfedeg@libero.it - sito web: www.degiovanniluigi.com.
Titolo: Tracks: tracce -
Data del vernissage: 7 al 20 ottobre 2011, tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00.
Data di chiusura:  20 ottobre 2011, tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00.
Abstract: Luigi De Giovanni - Specchia / Firenze
“Eventi organizzati in occasione della settima edizione della Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI.”
Il giorno 8 ottobre 2011: performance che dura tutta la giornata. Studio “Sutta Le Capanne Du Ripa”, Specchia (Lecce), nell’ambito della mostra “Tracks: tracce” che si potrà visitare dal 7 al 20 ottobre 2011.
In mostra ci sarà un’opera composta da più moduli. Ciascun modulo è traccia dell’intera opera. Durante la performance sul pavimento dello studio verrà messa una polvere chiara che, involontariamente, i partecipanti porteranno via sotto le suole delle scarpe. Le loro orme, nelle strade circostanti, diventeranno Tracks: tracce.
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00 – Ingresso libero
Orario del vernissage: 07 ottobre ore 17.00
Curatori: Testo a cura di Francesca Paba - Allestimento a cura di Stefania Branca
Organizzata da: IL RAGGIO VERDE di Lecce - info@ilraggioverdesrl.it  
Artista: Luigi De Giovanni
In occasione della settima edizione della Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI Il giorno 8 ottobre 2011, performance presso lo Studio “Sutta Le Capanne Du Ripa”, Specchia (Lecce) e partecipazione con evento speciale alla “COLLETTIVA DEGLI ARTISTI DEL CENTRO CULTURALE”
Presso Spazio Culturale Mentana - Via della Mosca, 5 - 50122 - Firenze.
Dall'1 ottobre al 19 ottobre 2011.
Firenze, GALLERIA D'ARTE MENTANA
Piazza Mentana, 2/3 r,  Firenze T: 055 211985 - 335 1207156 F: 055 2697769   galleriamentana@galleriamentana.it   www.galleriamentana.it

Tracks: tracce – a cura di Francesca Paba
Con questa mostra l’artista vuole evidenziare l’importanza dei segni da lui lasciati sulla tela, metafora delle bianche tracce trasmesse involontariamente dal percorso delle persone. Con i primi prende forma un dipinto con i secondi la storia grande e piccola dell’uomo.
Tracce sono quelle di un pennello carico di colori. Esse descrivono la storia intima di Luigi, mostrando non solo la sua cultura ma anche quella dei suoi antenati che ne hanno plasmato il carattere. E’ l’artista che parla nel silenzio rivelando il suo conscio e il suo inconscio.
Le sue sono pennellate di sofferenze e di gioie. Sono tracce di sentimenti che danno luogo a spirituali viola, a verdi speranze, a rosse passioni e a neri pessimismi. I colori s’incontrano creando una poesia malinconica: racconto di Luigi De Giovanni.
L’opera in mostra vuole essere espressione di antichi luoghi che conservano o sono tracce del passato: testimonianze dell’umanità non sempre riconosciute e rispettate.
Tracks nei sogni, nella sensibilità di un animo che le dipinge, nei percorsi segnati da lontani tratturi di religiosità della vita. Traccia è un frammento di coccio, ancora testimone del tempo in cui era oggetto, ci dice del lavoro, della cultura: descrive la società a cui era appartenuto.
Venticinque sono i moduli che compongono l’unica opera in mostra e ciascuno, nei segni interrotti e nei colori, racconta l’intero: il particolare che riporta al tutto, al gesto che l’ha dipinto, all’istintività dell’attimo creativo, all’intento dell’artista. L’opera è una mappa che si rifà ai segni reali di un corpo, ad un viso segnato dagli eventi, alla spiritualità nascosta, all’humus che ha alimentato Luigi.
Ogni modulo è una traccia con significato proprio. Da questo si arriva alla performance che prende senso negli inconsapevoli tracciati dei visitatori, che indicano percorsi, che indicano storie. Orme che conducono a luoghi lontani e a più lunghi cammini spirituali, che si vorrebbero mantenere segreti.
Le persone lasciano e intrecciano fisiche tracce del loro passaggio, creano nelle strade pennellate della loro andatura, dapprima dal contorno nitido e ben definito che vanno via via a sfumare. Passi, soste che, più chiaramente, raccontano del gusto di lasciare una traccia come prova di sé e della propria storia.                          Francesca Paba























giovedì 28 luglio 2011

mostra di luigi de giovanni sutta le capanne du ripa specchia lecce


LUIGI DE GIOVANNI

Objects – oggetti
Opere per raccontare il tempo
6 agosto / 3 settembre 2011
Inaugurazione: sabato 6 agosto - ore 19.00
Studio “Sutta Le Capanne Du Ripa”
Specchia LECCE
Cell.3292370646
La personale di Luigi De Giovanni è organizzata da
Il Raggio Verde edizioni ed eventi d’arte
info: 339.4038939    
Objects – oggetti
Opere per raccontare il tempo
Oggetti che segnano il tempo nelle tracce del loro uso, nella storia della tecnologia e dell’arte. Primordiali e dell’ultima generazione si confrontano, nelle opere recenti di Luigi De Giovanni, in un dialogo di continuità e di pari dignità. Pinze, tenaglie e forbici, leve del progresso, si riflettono nell’iPad e nei televisori al plasma colorandosi di funzionalità mai superate. L’umiltà e la semplicità dell’utilizzo dei primi diventa continuità nello sviluppo dei secondi: segnando l’evoluzione.
E’ partendo da questo che l’artista fa un’analisi del suo uso degli strumenti classici della pittura per narrare di oggetti che descrivono del mondo di oggi e di quello di ieri. Afferma che l’arte è una ed è legata sia alla competenza tecnica sia alla ideazione creativa, anche nelle rappresentazioni digitali, performative, nonché nelle installazioni. Ecco perché lui non disdegna le moderne espressioni, anzi le riconosce come proprie, soprattutto, in momenti che richiedono, per i suoi discorsi, la partecipazione di molte persone per arrivare, quando è per lui necessario, a performance e installazioni, che diventano racconti o denunce.
Nel mondo dell’artista la pittura è basilare; è nei paesaggi, nelle figure, nelle nature morte o meglio “vive” di fiori recisi o nell’informale con uso di jeans (presenti anche in questa mostra come supporto delle sue descrizioni), che ha significato il suo narrare interiore del tempo che passa. Le opere “Dalle leve all’iPad” rappresentano il discorso dell’oggi, dove l’uomo, in una follia totale, tende a negare il passato come superato e inutile per affermare un presente senza radici ma di apparenze.
                                                                            Francesca Paba


martedì 14 dicembre 2010

articolo di mauro manunza sulla mostra luigi de giovanni a cagliari



MOSTRE. 
Luigi De Giovanni alla Bacheca di Cagliari: l'anima di un ex sessantottino racconta la selvaggia Barbagia di Seulo e la fine dell'utopia
Dipingendo (in jeans) la Sardegna
Lunedì 13 dicembre 2010
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al raffinato barocco del Silento al naturale espressionismo della Barbagia di Seulo il passo non è breve. Soprattutto per Luigi De Giovanni, pittore che ama i ricchi ornati della sua terra natale, che dipinge preferibilmente i selvaggi angoli del centro Sardegna e che si rifiuta di salire in aereo: ragion per cui, i periodici trasferimenti tra le dolci alture pugliesi e i ripidi tacchi del meridione barbaricino si trasformano in avventura comunque irrinunciabile.
Da quanti anni sia diventato sardo, l'artista neppure si ricorda. La doppia cittadinanza è sua misura di vita, esattamente come la sovrapposizione dell'esprimersi artistico. Nato popista, si è via via inoltrato nelle trasparenze dell'atmosfera naturale, superando poi le strutture formali per evocare immagini e sensazioni attraverso coloratissime aggregazioni astratte. Si direbbe un tormentato percorso accademico-spirituale, una coerente maturazione di ricerca, se non fosse che tanto pendolarismo pittorico si rivela infine di natura circolare. Tutto infatti continua a convivere, replicandosi senza ripensamenti né abbandoni: i jeans incollati, le geometrie disarticolate, i colori cupi e il segno rabbioso, le rappresentazioni idealizzate, le allegrie cromatiche di fiori, gli alberi primaverili, gli inni alla natura, la disgregazione di equilibri cromatici, le macchie informi che negano la figura. Nato anarchico, De Giovanni se ne andrà testardamente anarchico.
Le apparenti contraddizioni di un artista così particolare sono ora in mostra alla Bacheca di Cagliari. La parte preponderante dell'allestimento (tutte opere di quest'anno, esposte sino alla fine di dicembre) è un omaggio alla spettacolare natura seulese: paesaggi ricchi di fitta vegetazione, grovigli di rami e foglie, vallate incorniciate da creste inaccessibili, pareti che precipitano nel verde, improvvisi bagliori di torrenti e cascate, rocce, antichi lecci, ciliegi in fiore, robusti noci, ombre e luci, frastagliati orizzonti che fra cielo e terra si combattono con delicate sfumature e violente tonalità. Chi va per trekking lungo le andalas di quel paradiso quasi inesplorato può riconoscere scorci di Perdabila, Taccorì, Perdaxinonpesada; e Genn 'e Serra, dov'è la casa di Giorgio e Maria, il nido d'infanzia di Federica che è moglie del pittore.
Luigi e Federica vivono a Cagliari, ma dividono l'anno spostandosi tra Specchia, Seulo, il capoluogo sardo e i luoghi di allestimento delle mostre. Paesaggi verdi, alberi e cieli nascono barbaricini, mentre i fiori sono “nature vive” che si fanno ritrarre nella città vecchia, rione Villanova. I fiori di De Giovanni sono una continua esplosione di colori vibranti e rifrazioni solari; e sono anche un bignamino di correnti artistiche, offrendo passi che variano dal naturalismo all'impressionismo, dall'espressionismo all'astrattismo, a seconda dell'occasionale tensione dell'autore.
Tensione mai attenuata, sebbene delusa nel correre degli anni. De Giovanni era convinto sessantottino e tale un po' è rimasto nel profondo. I suoi progetti di scenografia teatrale, quattro decenni fa, sono scuri. L'adesione al pop lo converte alla pittoscultura, perciò strappa pantaloni jeans e li trasforma in quadri materici visionari, animati di colori cupi e di parole che gridano malumore sociale: morte, distruzione, sos, caos, aiuto! Le sue “urla nel buio” denunciano la caduta delle speranze, la fine dell'utopia. Tanti giovani hanno urlato assieme a lui, poi la rabbia si è attenuata, l'epopea della contestazione si è disciolta nei mille rivoli della rassegnazione, dell'ottimismo, dell'adeguamento e dell'opportunità. Anche De Giovanni è cresciuto incontrando svolte positive, ma non ha abbandonato la protesta: ecco i jeans lacerati, incollati al telaio, spennellati e accomunati da due costanti: l'ossessiva scritta “68” e una selva di scale a pioli. Sono le scale dell'arrampicamento sociale di chi, secondo lui, ha “tradito” quella spinta giovanile. Però, a distanza di tanti anni, anche le scale dipinte da De Giovanni sono inserite in ambiente di soffice luce, forse segnale di chiarimento.
MAURO MANUNZA

mercoledì 8 dicembre 2010

VALORI DI CONTINUITÀ 2010-2011


      
Presenta:
Valori di Continuità 2010-2011
Inaugurazione: sabato 11 dicembre 2010 dalle ore 17.30
11 dicembre 2010 – 18 gennaio 2011
“Valori di continuità” è una manifestazione artistica collettiva, a cadenza periodica, che la galleria Mentana di Firenze organizza da tanti anni e vuole essere un riconoscimento del lavoro per la divulgazione dell’arte. In quest’occasione ciascun artista presenta alcune sue opere rilevanti, che siano esplicative del loro personale modo d’intendere l’arte.
Un variegato incontro di mondi che si confrontano, che sintetizzano la vita e l’impegno per il riconoscimento di un’idea dell’arte. Pittori, scultori che interpretano il loro pensiero sintetizzandolo in dipinti e sculture di grande significato.  Una mostra che presenta l’intimo mondo di ciascuno, fatto di turbamenti, gioie e ansie: che si manifesta in colori, forme e sensazioni.
Valori di Continuità 2010-2011” è per la galleria d’arte Mentana, la Direttrice e il suo Staff, anche, un’occasione per salutare gli artisti e gli estimatori d’arte che La frequentano con un brindisi di auguri. Federica Murgia

Artisti partecipanti:

Marialuisa Sabato
Franco Lastraioli
Clara PolvanI
Vivien Schimidt
Luigi De Giovanni
Dr.George
Marcello Franceschini
Rosario Bellante
Anna Luisa Roma
BIANCA VIVARELLI
ANNIE GHERI
Angele Audibert Beltramo
Ida Coppini
Francesca Coli
Roberto Lucato
Patrizia Voltolini
Adriana Zampieri CalaNDrino
Mario Schifano
Monica Pignat
Liviana Poropat
GIAMPAOLO TALANI
Salvatore Magazzini
SERGIO BENVENUTI
JOHANNA ORAS


Galleria D'Arte Mentana
Piazza Mentana, 2 - 3 - 4r.
50122 - Firenze

tel./fax +39 (0)55 211985
Orario di apertura al pubblico
Oraio invernale: 11 - 13, 16.30 - 19.30
Chiuso Lunedì mattina e Domenica 

Domenica su appuntamento cell. 335 1207156


I 40 ANNI DELLA GALLERIA MENTANA DI FIRENZE


     


I 40 anni della galleria Mentana di Firenze

Comune di Firenze “SALONE DE’ DUGENTO” Palazzo Vecchio
Giovedì 09 dicembre ore 12,30
Consegna di un riconoscimento alla gallerista Giovanna Laura Adreani
Presiede l’incontro il Presidente del Consiglio Comunale di Firenze, dottor Eugenio Giani.

I 40 anni di una galleria sono un evento speciale da festeggiarsi, soprattutto in un periodo in cui queste istituzioni chiudono con facilità, non solo con l’arte ma, giustamente, anche con la meritoria iniziativa che vede l’assegnazione, alla gallerista, di un riconoscimento che le verrà consegnato il giorno 09 dicembre, al “Salone Dè Dugento” in Palazzo Vecchio in Firenze, in un incontro presieduto dal Presidente del Consiglio Comunale, dottor Eugenio Giani.
In una città d’arte la scelta dell’ubicazione della galleria, che favorisce lo scambio ideale fra antico e moderno è un regalo per i frequentatori che possono godere anche dello scorcio che, dalle sue sale in piazza Mentana, guarda a San Miniato: un percorso dell’animo nel tempo, che si percepisce in un paesaggio d’inusitata bellezza. Mediatrice di rapporti professionali e umani, che spesso diventano d’amicizia, a Giovanna Laura Adreani, e al suo Staff è riconoscibile la capacità di favorire relazioni di conoscenza collaborativa fra artisti, critici ed estimatori. Dinamica gallerista, che si occupa d’arte contemporanea avendo un sesto senso questo settore, si trova a vivere e lavorare nel cuore di Firenze, città che è un libro aperto d’arte e rivoluzioni artistiche.
Il suo obiettivo è sempre stato quello d'intessere rapporti con validi artisti emergenti, provenienti da tutte le parti del mondo, desiderosi di farsi conoscere e d’esporre in questa bellissima galleria e a Firenze. Si può dire che nella galleria Mentana abbiano esposto gran parte degli artisti del novecento, ora ampiamente storicizzati e presenti nei libri di storia dell’arte.
L’attività della Galleria prese avvio nel 1970 quando la giovanissima titolare cominciò il suo amato percorso, che continua senza sosta. La gallerista, in questi quorant’anni, è stata capace d’intuire i nuovi fermenti e di promuovere artisti che si distinguevano per creatività e capacità tecnica-ideativa. Per identificarli ha affrontato una vita di movimento e di frequentazione di studi, mostre e fiere.
Tanti sono stati gli artisti, di cui ha carpito l’animo, approdati in questa galleria in occasione  di mostre personali e collettive, presentati in spazi pubblici e privati nazionali e internazionali, da lei sostenuti nella divulgazione della loro arte.
Per capire il suo impegno si possono prendere ad esempio le mostre appuntamento, da lei ideate nel corso degli anni per stabilire contatti con artisti stranieri e italiani. Per questi e con questi Givanna Laura si è creata manifestazioni a cadenza annuale quali “Il calore del colore”, con artisti internazionali, “Orizzonti contigui”, "Proposte per nuove collezioni", “Individuazioni”, dove vengono presentate le sue nuove scoperte, “Valori di continuità”, mostra che vuole mettere in evidenza l’importanza di un impegno comune, anche degli artisti, per raggiungere la loro promozione. Non si contano le sue collaborazioni con altri spazi d’arte e con gallerie nazionali e internazionali e le partecipazioni alle più importanti fiere dell’arte: Arte Fiera Bologna, My art Milano, Arco Madrid, New York, Gent, Ginevra, Art Innsbruck, dove è prevista la partecipazione anche nell’edizione 2011, dal 03 al 07 febbraio, e a tante altre.
E’ chiaro che così evidenti competenze di conoscenza dell’arte siano affiancate da indubbie competenze imprenditoriali che le hanno consentito d’essere una grande gallerista nel pieno della sua attività, con una progettualità di crescita e d'iniziative che ci fanno ben sperare per i festeggiamenti dei 50 anni di attività.
Brava Giovanna Laura, non possiamo che farti i complimenti e un augurio di un buon proseguimento.                                        Federica Murgia

Galleria D'Arte Mentana
Piazza Mentana, 2 - 3 - 4r.

50122 - Firenze

tel./fax +39 (0)55 211985
        
Orario di apertura al pubblico
Oraio invernale: 11 - 13, 16.30 - 19.30
Chiuso Lunedì mattina e Domenica 

Domenica su appuntamento cell. 335 1207156

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